Del gruppo brigatista che ha partecipato al rapimento Moro nessuno ha usufruito della prima legge speciale sul terrorismo del 1982, sicuramente la migliore in termini di sconti di pena.
Morucci, Faranda, Bonisoli ed Azzolini hanno aderito alla seconda legge del 1987 ottenendola commutazione dell'ergastolo in 22 anni e sei mesi di reclusione.
Gli altri non hanno avuto nessun vantaggio dalle due leggi specifiche sul terrorismo delle cui norme ha beneficiato qualche centinaio di terroristi.
Moretti, Gallinari, Fiore, Balzerani, Seghetti e Braghetti fino al 1987 non si erano dissociati dalla lotta armata, e quindi non hanno voluto e potuto beneficiare degli sconti di pena.
Maccari, Etro ed Algranati, invece, sono stati arrestati dopo la scadenza dei termini della legge sulla dissociazione.
Tutti sono stati, quindi, giudicati secondo la legislatura normale. Moretti, Gallinari, Fiore, Balzerani, Seghetti e Algranati sono stati condannati all'ergastolo, Maccari, poi defunto, a 23 anni, Etro a 20 anni.
Nell'elenco, chiaramente, non ci sono gli ultimi due brigatisti presenti in via Fani ovvero Casimirri e Lojacono mai arrestati in Italia.
Rita Algranati è l'unica ancora in carcere in quanto ha iniziato a scontare la pena soltanto nel 2004. Secondo i calcoli avrebbe raggiunto i requisiti per accedere alla semilibertà, non sappiamo però se gli è stata concessa.
Tutti gli altri sono oggi liberi cittadini che hanno scontato la loro la pena.
La loro storia carceraria ricalca quella di Morucci e Faranda ed è fatta di permessi, semilibertà e lavoro esterno, decisa dai tribunali di sorveglianza in base alla legge Gozzini.
Unica differenza, essendo stati condannati all'ergastolo, non sono usciti per fine pena, ma grazie alla libertà condizionale che all'articolo 176 del codice penale dice:
possono accedere ad essa [i detenuti] dopo avere scontato almeno ventisei anni di pena, in caso di condanna all’ergastolo.
Tutti, pertanto, sono oggi liberi cittadini senza nessuna pendenza penale. L'ultima a vedere estinta la pena è stata, nel 2011, Barbara Balzerani che fu anche l'ultima arrestata nel 1985.
Ricostruire il percorso processuale di tutti i brigatisti del gruppo della cosiddetta trattativa risulta, data la minore importanza mediatica rispetto a Moretti, Morucci e Faranda, pressoché impossibile, e dopo quanto scritto, anche inutile.
Prendiamo, quindi per concludere Anna Laura Braghetti, l'intestataria della "prigione" di Via Moltalcini. La più volte citata relazione della Commissione antimafia, tra i presunti benefici ai terroristi, parla anche della libertà condizionale concessale nel 2002.
Come visto la libertà condizionale può essere concessa dopo che il detenuto, condannato all'ergastolo, abbia scontato 26 anni di carcere. La Braghetti fu arrestata nel 1980, al momento della liberazione, nel 2002, aveva scontato 22 anni. A questi vanno sottratti gli sconti per buona condotta, pari a 45 giorni ogni sei mesi, che nel caso della Braghetti assommavano a 66 mesi, ovvero a 5,5 anni. Quindi i 26 anni per accedere ai benefici erano scesi a 20,5 anni.
Avendo la Braghetti scontato 22 anni, la concessione della libertà condizionale era assolutamente in linea con quanto richiesto dal codice.